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Lotito
La Lazio vince contro la Triestina e presenta la nuova rosa che, in fondo, nuova non è. Nessun nuovo acquisto è ad Auronzo (in attesa dell’arrivo di Castellanos lunedì sera) e anzi manca addirittura Milinkovic. Anche per questo forse la presentazione scorre via in un quarto d’ora, senza particolari effetti scenici né altro. I tifosi mugugnano, aspettano acquisti che tardano ad arrivare. Lotito però è tranquillo e continua a predicare serenità. L’area scouting di Formello ha già dato i suoi frutti, il patron ha sulla scrivania una lunga lista di nomi, più o meno noti, da sottoporre allo staff tecnico. Sarri stesso ha però indicato più volte al presidente i suoi nomi, le prime scelte della lista.
Per questo ha ancora qualche dubbio su Zakharyan, il 20enne della Dinamo Mosca già pronto come eventuale piano B a Zielinski. Eppure proprio il centrocampista polacco sembra allontanarsi dai biancocelesti. Gli incontri a Dimaro tra il suo entourage e De Laurentiis hanno dato i primi riscontri positivi, Zielinski è pronto a sposare ancora la causa del Napoli anche a patto di guadagnare meno rispetto all’offerta della Lazio. Anche a patto di non ritrovare Sarri. Chi non sembra avere dubbi è invece Lotito, che appare convinto delle qualità del russo oltre che attratto dai costi vantaggiosi dell’operazione, soprattutto pensando anche alla situazione anagrafica.
Per questo un affondo potrebbe comunque arrivare a breve, per una cifra tra i 10 e i 15 milioni. Sfumerebbe così Hudson-Odoi, ma la priorità rimane sostituire Milinkovic. Anche perché il timer impostato da De Laurentiis è alle battute finali, presto dovrà arrivare una risposta. E la Lazio dovrà scegliere che strada prendere, per consegnare a Sarri la rosa al completo prima che sia troppo tardi, prima che ci siano ripercussioni anche sulla fase iniziale del campionato.
Rosa che, assicura Lotito senza alcun dubbio e a costo di metterci la faccia, potrà contare ancora su Immobile. Il patron ribadisce che Ciro non è in vendita, ma intanto il suo agente Marco Sommella è arrivato ad Auronzo insieme a Mario Giuffredi, procuratore tra gli altri di Zaccagni. Per l’ex Verona aperti i discorsi per il rinnovo, per il capitano c’è da mettere a tacere definitivamente le sirene arabe. Non è un caso allora che proprio in serata, dopo la presentazione, a cena con Lotito nell’albergo che ospita la Lazio ci siano proprio i due procuratori. Il patron spera di lasciare le Tre Cime di Lavaredo con risposte positive, prima di recarsi domani in Lega a Milano e provare a chiudere qualche trattativa. E, intanto, assicura colpi di teatro e fuochi d’artificio: “Zakharyan è un fenomeno? Pensate che ne ho un altro ancora più forte, vedrete cosa farò”.
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