Un esercito di esuberi. Se il presidente Claudio Lotito avesse la possibilità di vederli sfilare davanti la lui, vedrebbe materialmente il fallimento della gestione delle ultime sessioni di mercato. Ma non solo. Perché dentro ci son anche tante valutazioni sbagliate sui giovani delle squadre Primavera che - nel corso delle ultime stagioni - hanno sottoscritto contratti da professionisti ritenendo che fossero calciatori validi per la Lazio. Se il presidente volesse individuare il responsabile di questo disastro tecnico, che va a incidere in maniera determinante sul bilancio del club, avrebbe vita facile: basterebbe un nome e un cognome. Nelle prossime ore rientreranno a Formello diciannove giocatori.
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Mercato Lazio – Un esercito di esuberi alle porte di Formello
L’incidenza sul bilancio della Lazio è pesantissima. E per questo motivo i dirigenti dovranno cercare una nuova collocazione per quella che è - a tutti gli effetti - un’altra squadra. Muriqi, Vavro, Escalante e Jony sono i nomi più frequenti per quanto riguarda le operazioni di mercato, ma finora la Lazio non è riuscita a vendere nessuno. Il valore dei loro cartellini - quello pagato all’epoca dal club laziale per acquistarli - è troppo alto. E quindi, per evitare minusvalenze di bilancio, Lotito è costretto a tenere un prezzo congruo all’ammortamento dei cartellini. Ma nessuno intende pagare quelle cifre, a testimonianza che il mercato degli ultimi anni è stato un disastro senza limiti.
Nei prossimi giorni rientreranno a Formello anche Fares, Durmisi, Kiyine, Lombardi, Armini, Alia, Morrone, Casasola, Ndrecka, Maistro, Rossi e Marino. Tutti calciatori che hanno ancora il contratto con la Lazio, e ai quali il club dovrà comunque pagare lo stipendio nei prossimi mesi. Al di là degli errori in chiave mercato, sono stati fatti clamorosi errori di valutazione per quanto riguarda i giocatori cresciuti nel settore giovanile. E tutto ciò è la testimonianza della poca lungimiranza dei dirigenti laziali, che per l’ennesima volta hanno appesantito le casse del club. Senza un intervento economico del presidente, anche questo mercato sarebbe stato bloccato dall’indice di liquidità, così com’era accaduto nella scorsa stagione e nella finestra di mercato di gennaio.
Il cambio delle regole da parte della Fifa non aiuterà la Lazio. Infatti, da questa sessione di mercato, ogni club non potrà effettuare più di otto prestiti. Ciò significa che i dirigenti biancocelesti dovranno cercare di vendere i calciatori in esubero a titolo definitivo. Ma gli ingaggi di alcuni di loro frenano le operazioni di mercato, vuoi perchè gli altri club non intendono riconoscere le stesse cifre, vuoi perchè i calciatori - davanti a ingaggi meno ricchi - decidono di restare a Formello pur sapendo di non far parte del progetto tecnico di Sarri. E' un problema di non poco conto: la Lazio dovrà cercare di rimediare, se non vorrà pagare inutilmente i calciatori tesserati.
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