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Sarri e Bonucci
Non ci ha girato intorno Sarri al triplice fischio di Dionisi domenica sera. Una fase difensiva definita ridicola dal tecnico e un atteggiamento passivo destabilizzante nonostante una stagione intera ancora da disputare. La Lazio ha peccato ancora una volta di superbia, ignorando quell'umiltà chiesta da Sarri nella conferenza di presentazione alla gara. Ora a Formello sarà imperativo trovare la quadratura del cerchio così da rialzare la testa già dalla gara di domenica contro il Genoa. Quella contro la squadra di Gilardino sarà l'ultima gara a mercato aperto. Mercato che, in casa Lazio, ha ancora tanto da dire con due questioni (Bonucci e Lloris) sulle quali andrà fatta una scelta in fretta.
Lo spessore indiscusso dei due sarebbe un valore aggiunto certo per la Lazio. Ma come secondo portiere Sarri accoglierebbe volentieri sia Sepe sia Joronen. Lloris vuole giocare, è ancora certo di poter essere decisivo dopo una carriere che forse non ha pagato quanto meritato. Per il capitolo difensore con l'eventuale uscita di Gila (direzione Verona) Bonucci (che ha preso altre 24 ore di tempo prima della risposta definitiva all'Union Berlino) porterebbe quella dose di "veleno sportivo" che in campo manca alla Lazio. La preoccupazione nasce dalla possibile diffusione di questo aspetto destabilizzante all’interno dello spogliatoio. Per questo la priorità di Sarri rimane la corsa a Guendozi.
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