Mercato Lazio / Da Carnesecchi a Caputo: la rivoluzione italiana di Sarri

Il tempo passa, il mercato della Lazio non si muove. Eccezion fatta per Marcos Antonio, primo acquisto della finestra estiva di calciomercato. Maurizio Sarri avrebbe voluto vedere qualche volto nuovo in più nel ritiro di Auronzo di Cadore. Il tecnico biancoceleste sembra avere le idee chiare sul mercato, a differenza della società. Vuole puntare su tutti profili italiani. Per la porta il prescelto da mesi, nonostante l'infortunio, è sempre Marco Carnesecchi che ha dato il via libera al suo trasferimento nella Capitale. Bisogna, però, convincere l'Atalanta che chiede almeno 18 milioni di euro. L'ultimo rilancio del presidente biancoceleste Claudio Lotito sarebbe di circa 16 milioni di euro.

Per la difesa gli obiettivi principali restano Alessio Romagnoli e Nicolò Casale. Il difensore di Anzio si svincolerà dal Milan il prossimo 30 giugno. Lotito deve fare un ultimo sforzo per colmare la distanza di circa 300 mila euro tra la domanda e l'offerta per quanto riguarda l'ingaggio. E deve farlo in fretta perchè in Premier League ci sono diversi club, in particolare il Fulham, che possono accontentare le richieste economiche di Romagnoli. La Lazio studia la strategia per Casale, pensando all'inserimento di due contropartite nella trattativa. Anche in questo caso non c'è troppo tempo per pensare. Il Monza avrebbe offerto circa 10 milioni di euro, la cifra richiesta dall'Hellas Verona per lasciar partire Casale.

Il nome più caldo per il centrocampo è quello di Ivan Ilic. Non è italiano, ma ha già accumulato una buona esperienza in Serie A ed è un profilo che Sarri gradisce. La valutazione è di circa 18 milioni di euro. Anche in questo caso c'è la concorrenza di un club inglese, ovvero il Brighton. In attacco, invece, il profilo suggerito dal tecnico biancoceleste è quello di Francesco Caputo. La trattativa si era bloccata dopo che la Sampdoria aveva raddoppiato la richiesta. La Lazio studia la nuova mossa, pensando al possibile inserimento di Akpa Akpro come contropartita.