Fino alle 20:00 di questa sera le attenzioni in casa Lazio saranno tutte per l'ultimo giorno di mercato. Entro quella specifica ora il club biancoceleste avrà ancora la possibilità di consegnare nelle mani del tecnico Maurizio Sarri i rinforzi che, a più riprese, ha dichiarato necessari per iniziare questa nuova avventura. Al momento la società non lo ha accontentato. Nemmeno con un piccolo innesto, neanche con l'inserimento in rosa di Dimitrije Kamenovic. Tra l'altro già bocciato in fase di ritiro proprio dall'allenatore.
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Mercato Lazio – Febbraio incombe: presto la verità sui contratti in scadenza
Diversi giocatori della Lazio sono in scadenza di contratto. Al termine del mercato, e perciò a febbraio, saranno liberi di firmare altrove
Il mercato agli sgoccioli
I nomi preferiti sono sempre quelli di Nicolò Casale per la difesa e di Aleksej Miranchuk per l'attacco. Il primo, duttile difensore nato nel 1998 e di proprietà dell'Hellas Verona, in mano a Sarri diventerebbe un'importante risorsa. In grado di giocare sia al centro che all'occorrenza anche sulle fasce, come rinforzo in difesa sarebbe assai gradito. Anche perché di recente è stato ceduto Denis Vavro e numericamente, ma non solo, il reparto arretrato è da sistemare. Il russo, invece, gioca nell'Atalanta e la società bergamasca avrebbe tutte le intenzioni di trattenerlo. La Dea, tuttavia, la sua offerta l'ha fatta: prestito con un riscatto fissato a 16 milioni. Troppo alto per la Lazio, visto anche il suo infortunio che non gli permetterà di tornare in campo prima di un mese.
I contratti in scadenza
Una volta archiviato il mercato di riparazione, sarà tempo di conoscere la verità i calciatori biancocelesti in scadenza di contratto. Dal primo febbraio, infatti, i calciatori in scadenza a giugno 2022 saranno liberi di trattare con altre squadre alla ricerca della migliore offerta. Tra i tesserati biancocelesti prossimi ad andare via ci sono: Thomas Strakosha, Pepe Reina, Marius Adamonis, Patric, Stefan Radu, Luiz Felipe, Adam Marusic, Lucas Leiva e Cristiano Lombardi. Alcuni di loro sono certi di andar via. Altri, invece, pare abbiamo già firmato il loro prolungamento.
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