Si scrive Atalanta, si legge fucina di talenti. In dieci anni la compagine bergamasca è passata dall’essere squadra di provincia a esempio virtuoso, a livello europeo, in termini di sviluppo del brand e di crescita del settore giovanile. Due elementi che hanno portato anche a risultati, clamorosi, sul campo. Dalle qualificazioni in Europa alla semifinale di Champions League fino alla soddisfazione, lo scorso anno, dell’Europa League alzata al cielo. Ma i talenti, di cui parlavamo ad inizio articolo, sono sotto gli occhi di tutti. Compresi dei top club europei che, con i loro milioni infiniti, posso decidere di acquistarne le prestazioni. È quello che sta accadendo in queste ore: poco fa - oltre allo scandalo su un rigore inesistente - sono arrivate delle voci abbastanza grosse rispetto ad un altro calciatore che potrebbe dire addio alla Dea <<<
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