Mercato Lazio: anche l’Inter sulle tracce dell’austriaco Grillitsch

La Lazio deve fare in fretta. Anche l’Inter nelle ultime ore ha orientato le sue attenzioni su Florian Grillitsch, centrocampista austriaco dell’Hoffenheim. Il giocatore a giugno si svincolerà a parametro zero, ed è uno degli obiettivi dei dirigenti laziali. Il club biancoceleste - tuttavia - finora non si è mosso sul mercato: attende la conclusione del campionato per capire il budget economico che potrà essere destinato al calciomercato. Nei giorni scorsi anche l’Arsenal si è mosso per tesserare il centrocampista. Grillitsch compirà 27 anni il prossimo mese di agosto, e sarebbe un prospetto perfetto per la nuova Lazio. Dopo gli ultimi cinque anni vissuti in Bundesliga, il centrocampista è destinato a cambiare squadra.

La Lazio si è mossa sul calciatore un paio di settimane fa, ma la concorrenza su un parametro zero è molto aggressiva. Il giocatore è gestito dalla società che cura gli interessi di Ruben Loftus-Cheek, altro giocatore sul taccuino del tecnico Maurizio Sarri. In Italia, oltre all’Inter, anche la Roma si sarebbe interessata alle prestazioni del centrocampista nato a Neunkirchen nel 1995. Florian Grillitsch è un calciatore di sostanza, un metronomo, un uomo d’ordine in mezzo al campo. Sarebbe il regista ideale per sostituire il brasiliano Lucas Leiva che fine giugno lascerà la Lazio per far ritorno in Brasile.

Florian Grillitsch è uno dei pilastri della Nazionale austriaca: finora ha collezionato 33 presenze con la nazionale maggiore, dopo aver fatto tutta la trafila nelle varie selezioni giovanili. Grillitsch è un calciatore prestante, offre quantità e qualità alla squadra per la quale gioca. Ma non ha un impatto significativo in fatto di reti realizzate; da quando è entrato a far parte del mondo professionistico, ha realizzato dodici reti in sette stagioni. Per arrivare al calciatore austriaco la Lazio deve accelerare le trattative per tagliar fuori le altre concorrenti. Rispetto all’Inter, la Lazio potrebbe offrire al calciatore la titolarità del ruolo. E questo non è un aspetto secondario.