La stagione è finita ma in ambito internazionale ciò che continua a fare discutere è la vicenda legata alla Superlega. Qualche tempo fa, alcuni dei club più potenti d'Europa, avevano accettato l'invito di prendere parte ad una competizione esclusiva non riconosciuta dalla UEFA. Ciò ha mandato su tutte le furie il governo del calcio che, con il passare del tempo, ha assunto un tono sempre più minaccioso. Arrivando persino a ipotizzare l'esclusione dai tornei continentali dei club che vi hanno preso parte. Nonostante svariate società siano tornate sui loro passi, consapevoli dell'errore commesso, altre sono rimaste un po' più vaghe. Tra queste ci sarebbe anche la Juventus. Qualora i bianconeri non dovessero essere confermati in Champions League, al loro posto si qualificherebbe il Napoli che gli ha finito il campionato dietro di loro di una posizione. La nuova stagione, perciò, deve ancora iniziare ma sta sollevando numerose polemiche.
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Superlega, continuano le polemiche: c’è incertezza sul futuro del calcio
Il braccio di ferro tra la UEFA e i club che vogliono dare vita alla Superlega è destinato ad andare avanti ancora
Le minacce
Di questo è tornato a parlare il numero uno della UEFA, il presidente Aleksander Ceferin che, ai microfoni del Telegraph, ha puntato il dito senza mezze misure nei confronti dei club che credono ancora nella Superlega: "Sono alcuni dei soggetti più strani che abbia mai visto in vita mia. Sono usciti con un comunicato stampa dicendo che la Superlega esiste ancora. Due giorni dopo hanno inviato una richiesta per giocare in Champions League. Hanno detto che la Champions League è finita ma vogliono ancora giocarci? Ora stanno minacciando, inviando lettere che ci faranno causa. Hanno evidentemente troppi soldi. Questo il modo per tornare in famiglia? Minacciando. Che delirio".
I governi si schierano
Insomma, quello che ormai ha preso vita da qualche mese a questa parte, è un vero e proprio braccio di ferro tra i club e gli organi sportivi: "Anche le persone più incapaci del mondo capiscono che è finita. Sono contento che il governo britannico stia pensando ad alcune leggi per proteggere il futuro per evitare che si realizzi la Superlega. Non posso dire di essere rimasto sorpreso, ma sono rimasto impressionato. Ho visto che stavano sostenendo fortemente il nostro punto di vista, il punto di vista dei tifosi e di tutta la comunità calcistica, il che è stato molto, molto importante".
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