La Roma ha perso sul campo del Bologna e Mourinho, nel post partita, si è espresso in questo modo: "Quello che voglio dire è semplice. Intanto complimenti al Bologna perché hanno fatto una gran partita. Complimenti ai miei perché hanno dato tutto contro tutto r tutti. Infortuni prima, infortuni dopo, infortuni nascosti perché qualcuno ha giocato con problemi. Qualche episodio non è andato, hanno lottato sempre e sono orgoglioso di loro nonostante la sconfitta. Arbitri? Finisco dicendo che, anche parlando contro me stesso. Io se sono Zaniolo comincerei a pensare che in Serie A non ci posso giocare. Per lui è veramente difficile giocare in Serie A".
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Mou perde il pelo ma non il vizio: attacco agli arbitri se la Roma perde
Il solito Mourinho contro Pairetto
In conferenza stampa, poi, fa da eco di sé stesso: "Pensiamo già alla prossima. Complimenti al Bologna e ai suoi giocatori che hanno lottato per questo risultato, ma complimenti anche ai miei che hanno affrontato tante difficoltà, tra infortuni, il Covid, problemi fisici durante la partita e tutti a lottare per il risultato durante la partita. Sono con loro. Parlo contro me stesso, ma io se sono Zaniolo inizio a pensare di non rimanere tanto tempo in Serie A perchè mi sento male per lui per quello che deve subire. Per quanto riguarda la mia situazione personale e il mio giallo, siccome Pairetto ha parlato con me dopo la partita, non ho bisogno di commentare la cosa in altro modo".
Ancora una volta, quando la Roma perde, Mou rinviene nella classe arbitrale il capro espiatorio ideale per espiare le colpe della sua squadra. Una tattica ormai ricorrente da inizio stagione, che ha adottato - tra le altre - anche nel post partita del derby perso contro la Lazio. Al triplice fischio il portoghese è piombato su Pairetto per chiedere spiegazioni circa le ammonizioni - troppo severe secondo lui - esibite ai giocatori giallorossi. Insomma, siamo alle solite: Mou perde il pelo, ma non il vizio.
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