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Mihajlovic: “Il mio errore più grande in Champions con la Lazio”

redazionecittaceleste

L'ex difensore biancoceleste si racconta nel libro "La Partita della vita"

Notizie Calcio

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ROMA - L'ex difensore biancoceleste Sinisa Mihajlovic ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in occasione dell'uscita del suo libro "La partita della vita". Fra gli argomenti trattati dall'attuale tecnico del Bologna sia la malattia che alcune sue vicende del passato: "Ammalarsi non è una colpa, ma quando succede ti cade il mondo addosso e tu devi cercare di reagire. Non sono un eroe, come tutti anche io avevo paura. Cercavo di darmi forza nell'unico modo che conosco. Combatti, non mollare mai. Chi non ce la fa non è un perdente, è una maledetta malattia. Tu puoi sentirti un guerriero, ma senza dottori non vai da nessuna parte. Dopo i primi due cicli di chemio dimostravo più di 69 anni. Ora mi godo ogni momento. Prima davo tutto per scontato. La malattia mi ha reso un uomo migliore".

"Ricordo l'ottobre del 2000, Lazio-Arsenal in Champions League. Da quando gioco a calcio ho dato e preso sputi e gomitate e insulti. Succede anche con Vieira. Gli dico nero di m... Tre giornate di squalifica. Sbagliai, e tanto. Lui però mi aveva chiamato zingaro di m... per tutta la partita. Per lui l’insulto era zingaro, per me era m... Nei confronti di noi serbi, il razzismo non esiste. Facevo il macho, dicevo cose che potevo tenere per me. Ma se faccio una cazzata, e ne ho fatte tante, mi prendo le mie responsabilità."