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calcio
È stato necessario attendere quasi fino all’ultimo istante disponibile ma, alla fine, è arrivata anche la presa di posizione da parte del Governo italiano. La nota di Palazzo Chigi, infatti, è arrivata solo alle 19:30 di ieri, con il termine ultimo fissato per la mezzanotte. Con questa scelta, l’Italia si schiera quindi al fianco della UEFA contro la Superlegae, in particolare, le tre squadre - Barcellona, Real e bianconeri - più ostinatamente convinte del progetto. La scelta arriva dopo pressioni anche da parte delle istituzioni del mondo dello sport e, soprattutto, sembra mirata anche a un progetto a lungo termine. Difficilmente, infatti, la UEFA avrebbe altrimenti appoggiato la candidatura italiana per ospitare gli Europei del 2028. Di seguito le parole di Gravina e Malagò e, in fondo, la nota di Palazzo Chigi.
Così si era espresso Gravina: “Tramite il Sottosegratario allo Sport Valentina Vezzali ho esposto al Governo la posizione della FIGC in merito alla costituzione dell’Italia nel giudizio sulla Superlega incardinato presso la Corte di Giustizia Europea. Mi auguro che avvenga entro oggi per non escludere il nostro Paese dall’ampio gruppo di Stati che supportano la Uefa. Si tratta di una battaglia di principio a difesa di un sistema calcistico aperto e meritocratico”.
Queste, invece, erano state le parole di Malagò: "Stamattina Gravina era assolutamente amareggiato dalla mancata presa di posizione del nostro Governo dopo le prime reazioni. Soprattuto considerando quanto detto in passato, mi sembrerebbe un controsenso non farlo”.
“Il Governo italiano ha deciso di costituirsi nel procedimento dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in merito alle questioni pregiudiziali sottoposte dal Tribunale di Commercio di Madrid nella causa C-333/21. La decisione segue il parere espresso dalla Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, anche in seguito alle interlocuzioni avute in settimana con la Figc. Riguardo al progetto della Superlega di calcio, si ribadisce quanto già espresso in maniera ufficiale lo scorso 19 aprile dal Presidente del Consiglio dei Ministri, confermando l’attenzione con la quale si segue il dibattito intorno al progetto e la determinazione con cui si sostengono le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”.
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