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calcio
È un Courtois più scatenato che mai, almeno nelle dichiarazioni alla stampa, quello che in questi giorni si sta rendendo protagonista dal ritiro della sua nazionale. Il portiere del Real Madrid, infatti, già in prima pagina per le dichiarazioni dopo la sconfitta contro la Francia, è tornato a parlare dopo la seconda sconfitta, quella con gli Azzurri. E, di nuovo, lo ha fatto in modo assolutamente non banale, criticando la gestione dei calendari e la poca tutela nei confronti dei calciatori. Di seguito le sue parole.
“Questa partita per il terzo e il quarto posto è stata organizzata soltanto per ragioni economiche, dobbiamo essere onesti. Abbiamo giocato perché per la UEFA rappresentava soldi extra. Basta guardare quanto siano cambiate le formazioni delle due squadre: se fosse stata una finale, ci sarebbero state altre scelte. È la dimostrazione che giochiamo troppo. È sbagliato non parlare dei giocatori. Adesso addirittura si pensa a giocare un Campionato Europeo o un Mondiale ogni anno. E noi quando potremo riposare? Mai. Ma non siamo robot! Ci sono sempre più partite in calendario e sempre meno riposo per noi, però nessuno sembra preoccuparsene. Ci facciamo male e ci infortuniamo. Nella prossima stagione ci sarà una Coppa del Mondo a novembre, poi dovremo andare avanti fino a fine giugno. Tre settimane di vacanza non sono abbastanza per poi giocare dodici mesi ai massimi livelli. Se rimaniamo zitti, non cambierà nulla”.
Dichiarazioni, come già anticipato, che fanno seguito a quelle arrivate prima della partita tra Italia e Belgio. Match che, secondo Courtois, si prospettava già come del tutto inutile e privo di stimoli. Queste le sue parole: “Adesso dobbiamo pensare alla sfida di domenica contro l'Italia. Ciononostante, a parer mio, questa sfida non avrà alcuna utilità. Finire terzo in Nations League non serve a niente, non capisco perché ci fanno giocare. Per noi sarà come disputare un’amichevole”.
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