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Buffon sta con Immobile: “Critiche ingenerose. E su un ritorno in Nazionale…”

MANCHESTER, ENGLAND - MARCH 23:  Gianluigi Buffon of Italy looks on during the International Friendly match between Italy and Argentina at Etihad Stadium on March 23, 2018 in Manchester, England.  (Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

Le sue parole

redazionecittaceleste

Gigi Buffon, portiere del Parma, ha parlato ai microfoni della Rai facendo un punto sulla Nazionale e sul suo futuro: "Devo dire la verità e non per difendere il gruppo, il problema dell'Italia è stata solo la buona sorte. Quando vinci il Mondiale e l'Europeo ti deve andare tutto bene, ora sta pagando quel briciolo di fortuna avuto in precedenza. Nelle due gare con Bulgaria e Svizzera la prestazione c'è stata, sono stati due pareggi figli della casualità. Un mio ritorno per il Mondiale? Non punto a niente, solo a essere felice e a fare le cose che abbiano un senso per le risposte di testa e corpo. Mancini non ha mai sbagliato nulla, ci siamo sentiti l'ultima volta 2-3 anni fa e non voglio si creino pressioni inutili. Ha già tantissime responsabilità, non se ne aggiungano altre inutili come la mia".

"Per Immobile parlano i numeri"

Poi, due parole in difesa di Ciro Immobile: "Non credo il problema dipenda dagli attaccanti, non li metto in discussione, soprattutto Ciro Immobile. Verso di lui che ha numeri e lavora tanto ci vuole più clemenza. Donnarumma? Con il Psg siamo solo all'inizio e non si possono dare giudizi definitivi. Donnarumma entra in una grandissima squadra con un portiere che è un punto di forza, ci può stare che inizialmente un po' di spazio gli venga ridotto, per quanto è forte non credo avrà problemi a confermarsi come portiere di riferimento anche al Paris Saint Germain".

Infine, sull'addio di Ronaldo: "Credo che nessuno possa essere rimasto stupito dal suo addio - ha aggiunto Buffon - Ha la nomea di grandissimo professionista. I tifosi lo hanno idolatrato per le prestazioni e i gol, e sulla scelta di andare via non ci vedo nulla di illogico. È stata una scelta da parte sua ponderata e razionale, che ha confermato il percorso della sua carriera. Posso solo parlare bene di Cristiano, è un professionista eccezionale e dà il cento per cento per la causa".