- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
gazzanet
ROMA - Oggi sono passati 35 anni dalla morte di uno dei personaggi più importanti della storia della Lazio. Si tratta dell'Ufficiale generale dell'esercito italiano Giorgio Vaccaro, socio della società biancoceleste dal 1922, vicepresidente nel 1927, nel 1964-65 diventa presidente della Lazio calcio e nel 1982-83 presidente della polisportiva, segretario del CONI, presidente della Federcalcio ed organizzatore dei trionfi azzurri dell'Italia nel 1934 e 1938 e della vittoria olimpica del 1936.
Il generale Giorgio Vaccaro, si avvicina alla Lazio negli anni venti, quando a Roma le società di calcio come Alba, Fortitudo e Roman erano ad un livello inferiore rispetto alle grandi del nord, nel 1927 Italo Foschi, fece espressa richiesta di fusione di tutte le squadre di calcio romane sopracitate, tra cui anche la Lazio, al fine di contrastare il potere delle squadre del'Italia settentrionale, per creare un'unica forza chiamata AS Roma. Giorgio Vaccaro si opposto con tutte le sue forze alla fusione, come narrato dai nipoti in "Calcio Romanus Sum" di Piero Strabioni:"La Lazio incarnava l'ideale di purezza sportiva e lealtà a cui uno sportivo come lui non poteva restare indifferente ed inoltre gli sembrò naturale porre la sua abilità da dirigente al servizio della società più antica della città"
Celebre rimase la sua frase che rimane scolpita nella storia biancoceleste come un dogma da seguire e ribadire sempre: "La Lazio è altro. La Lazio non proviene da: la Lazio è. Prima è nata la Lazio; i tifosi sono venuti dopo. Per gli altri, c'erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare."
La SS.Lazio lo ha ricordato così sul suo sito ufficiale: "Socio della S. S. Lazio dal 1922, presidente della F.I.G.C. e fautore dei Campionati del Mondo in Italia del 1934, nella sua vita all'interno della Polisportiva, Vaccaro, nato il 12 ottobre 1892, ha ricoperto anche l'incarico di Presidente della sezione Calcio. Co-fondatore della Sezione Rugby della Lazio, ha scritto una pagina fondamentale della nostra storia ultracentenaria. Fu lui ad opporsi, nella primavera del 1927, alla fusione della Lazio, già Ente Morale del 1921, con altre tre società romane. Si è spento a Roma il 25 settembre 1983".
© RIPRODUZIONE RISERVATA