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Inzaghi vuole festeggiare la Champions, ma a Ferrara occhio agli incidenti

Dopo tre anni il tecnico biancoceleste può finalmente centrare l'obiettivo. Allerta per i 500 tifosi biancocelesti dopo gli incidenti con quelli della Spal quest'estate ad Auronzo

redazionecittaceleste

ROMA - Esattamente tre anni fa Simone Inzaghi iniziava la sua avventura da tecnico della Lazio. Curioso pensare che ci sia la Roma di mezzo.

Quella volta i giallorossi furono fatali a Pioli; stavolta, invece, il derby ha dato nuova linfa ai biancocelesti. Una spinta in più per scalare posizioni in classifica. Un trampolino per spiccare il volo verso la Champions. Immobile e compagni, in questo momento, sono la squadra più in forma di quelle che lottano per un piazzamento per l’Europa che conta. Basti vedere le difficoltà di Inter, Milan (lontano 4 punti, pur avendo due gare in meno) e Roma, appunto, per rendersene conto. La Lazio sta meglio sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale. Il successo di domenica sera contro i nerazzurri ha fatto fare un salto doppio ai biancocelesti che ora guardano con occhi interessato anche al terzo posto. Un pensiero che fino a qualche settimana fa sembrava puramente utopico. Ora invece è molto più vicino alla realtà di quanto si possa credere. Anche perché la Lazio, che è a sole 5 lunghezze dagli uomini di Spalletti ha anche una gara in meno, quella con l’Udinese, che dovrà recuperare il 17 aprile all’Olimpico.

ENTUSIASMO CONTAGIOSO

Vietato lasciarsi inebriare troppo dall’euforia del momento. L’entusiasmo va cavalcato e non subito. Piedi per terra dunque ma occhi rivolti verso l’alto. Non c’è tempo per fermarsi a ragionare, il calendario non concede pause. L’ostacolo di oggi si chiama Spal. «Abbiamo lavorato bene, recuperato energie. Quella di Semplici squadra molto organizzata, con un allenatore che è lì da 3 anni, molto preparato, dovremo essere attenti» sottolinea Inzaghi che poi ammette: «Dubbi formazione? Dovrò valutare, non correrò rischi, abbiamo tante partite ravvicinate, ho la fortuna di avere tutti a disposizione». E’ una Lazio che brilla di una luce nuova, luminosa. Ora ha trovato quel coraggio di osare, grazie ad una formazione più spregiudicata, che ha dato anche più convinzioni a tutto il gruppo. Tutti per uno e uno per tutti. In campo e fuori. Durante il ritiro milanese i biancocelesti si sono concessi una cena in un ristorante in zona Brera. Tutti ospiti di Ciro Immobile, che detiene alcune quote del locale. L’attaccante è a secco dalla trasferta di Firenze dello scorso 10 marzo e non vede l’ora di tornare al gol. All’andata fu doppietta per l’ex bomber del campionato.

LA VISITA DI PIPPO

E proprio come all’Olimpico ritroverà l’arbitro Guida, suo compaesano di Torre Annunziata. Il fischietto partenopeo non evoca bei ricordi a Ciro. Un anno fa nella trasferta di Cagliari, in cui segnò un clamoroso gol di tacco, venne atterrato in area da Barella, ma Guida lasciò correre. Alla Sardegna Arena finì 2-2 e la Lazio perse altri punti fatali per la corsa Champions. Insomma, la trasferta di Ferrara sarà fondamentale «mantenere la concentrazione altissima». Un concetto che Inzaghi ha ribadito più volte. Il tecnico ha ricevuto le visite di diversi ex giocatori nel centro sportivo Vismara, tra cui quella del fratello Pippo, che ha dispensato consigli a tutti. Al Paolo Mazza previsti 500 tifosi biancocelesti, trasferta definita a rischio dopo gli incidenti avvenuti tra le due tifoserie in estate nel ritiro di Auronzo di Cadore.

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